La mindfulness o presenza mentale è una pratica meditativa che consiste nel prestare attenzione al momento presente con un atteggiamento gentile e non giudicante.

Nel corso degli ultimi decenni, numerosi studi hanno dimostrato l’efficacia della pratica di mindfulness nel ridurre i sintomi ansiosi, depressivi e nella regolazione delle emozioni e del comportamento di bambini e adolescenti.
La mindfulness favorisce lo sviluppo di capacità di riconoscimento e autoregolazione dei pensieri, emozioni e sensazioni, di un’adeguata percezione della realtà, di una maggiore empatia e compassione verso gli altri, infine, potenzia le abilità attentive.
Questi fattori costituiscono gli effetti degli interventi basati sulla mindfulness e possono essere considerati propedeutici per il conseguimento del benessere psicologico dell’individuo.

Il protocollo utilizzato con l’età evolutiva è la Meditazione Orientata alla Mindfulness (MOM) ispirato al metodo MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) di Kabat-Zinn.

Il protocollo MOM è costituito da 8 incontri di gruppo a cadenza settimanale di circa un’ora e mezza e prevede una pratica giornaliera costante. Le pratiche su cui ci si eserciterà saranno: pratica della consapevolezza del respiro, del corpo e degli stati della mente alternati a momenti di condivisioni in gruppo.                                                                                         

Tali pratiche hanno l’obiettivo di potenziare la capacità di essere consapevoli delle proprie esperienze, di poterle osservare senza giudicare e di non reagire ad esse in maniera automatica ma utilizzando modalità di agire più funzionali.

E’ stato pubblicato da me e colleghi uno studio sull’efficacia del protocollo MOM in bambini con ADHD.I risultati evidenziano effetti positivi del training MOM sia sulle misure neuropsicologiche che sui sintomi ADHD. Tali risultati suggeriscono la possibilità di utilizzare il training MOM per migliorare alcuni sintomi dell’ADHD.

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